giovedì 15 aprile 2010

Il profeta - K. Gibran

Della bellezza

E un poeta disse: "Parlaci della bellezza."
ed egli rispose:
Dove cercherete la bellezza, e dove la troverete se essa stessa non vi sarà sentiero e guida?
E come ne parlerete se non sarà essa la tessitrice del vostro discorso?

L'afflitto e l'offeso dicono: "la bellezza è dolce e gentile,
come una giovane madre intimidita della sua gloria cammina tra di noi."
E i passionali dicono: "No, la bellezza è cosa possente e paurosa,
come la tempesta scuote la terra sotto di noi e il cielo sopra di noi."

Gli stanchi e i deboli dicono: "La bellezza è di delicati sospiri, parla nel nostro spirito.
La sua voce giunge ai nostri silenzi come una tremula luce che fa capolino per paura dell'ombra."
Ma gli irrequiti dicono: "L'abbiamo sentita gridare tra le montagne,
e con le sue urla vennero il suono di zoccoli, il battito di ali e il ruggito dei leoni."

A notte le guardie della città dicono "La bellezza sorgerà con l'alba dall'est."
E al meriggio i lavoranti e i viandanti dicono: "L'abbiamo vista sporgersi sulla terra dalle finestre del tramonto".

In inverno dicono coloro che affondano nella neve:"Verrà con la primavera balzando sulle colline."
E nella calura estiva i mietitori dicono: "L'abbiamo vista danzare con le foglie dell'autunno, e aveva una folata di neve nei capelli."

Tutto ciò avete detto della bellezza,
ma in verità non parlaste di lei ma di bisogni insoddisfatti.
E la bellezza non è un bisogno ma un'estasi.
Non è una bocca che ha sete nè una mano vuota protesa,
ma un cuore infiammato e un'anima incantata.
Non è l'immagine che vorreste vedere, nè il canto che vorreste udire,
Ma piuttosto l'immagine che vedete in voi se chiudete gli occhi e il canto che sentite se serrate le orecchie.
Non è la linfa nel solco della corteccia, non è un'ala unita a un'artiglio,
ma un giardino sempre in boccio e una schiera di angeli sempre in volo.

Popolo di Orphalese, la bellezza è la vita quando svela il suo volto santo,
ma voi siete la vita e siete il velo.
La bellezza è l'eternità che si guarda in uno specchio,
ma voi siete l'eternità e siete lo specchio.

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